ALLEVAMENTO
La PEZZATA ROSSA ITALIANA (P.R.I.) appartiene al gruppo di razze che fanno riferimento alla popolazione
SIMMENTAL,numericamente una fra le più numerose nel mondo (oltre 40 milioni di animali). Motivo di questa
sua diffusione è, principalmente, quello di rappresentare per l’allevatore un valore sicuro in quanto
possiede una buona produzione di latte, sia in termini di quantità, ma soprattutto di qualità, particolarmente
adatta alla produzione dei più rinomati formaggi; contemporaneamente fornisce un reddito aggiuntivo con la
vendita della carne. Oltre a ciò possiede una facilità di adattamento alle condizioni più disparate e spesso
disagiate di conduzione che la rendono una bovina di semplice gestione per ogni tipo di allevatore, in
particolare da quelli di montagna e collinari, infatti circa l’80% degli allevamenti e il 65% delle
bovine sono allevate in comprensori montani e collinari.
Le caratteristiche di questa razza possono essere così riassunte:
- Buona produzione di latte;
- Ottimo tenore proteico e altissima resa casearia;
- Numero di cellule somatiche molto basso e scarsa presenza di malattie;
- Longevità;
- Minor costi alimentari;
- Capacità di utilizzare i pascoli e le risorse foraggiere in maniera efficiente;
- Reddito aggiunto fornito dalla produzione di carne;
- Ideale per chi produce in regime di agricoltura biologica.
CARATTERISTICHE MORFOLOGICHE
Il mantello è pezzato rosso tendente al fomentino(rosso in genere sbiadito).
Arti e regioni ventrali in genere bianchi. Testa bianca con orecchie rosse (raramente macchie rosse sulla testa). Spesso cintura bianca più o meno completa su spalle e lombi.
Musello colore rosso carnicino. Corna corte di colore giallo ceroso come gli unghioni.
Animali armonici, con taglia e statura medio-alta.
Statura femminile :140 cm. ed oltre.
Peso vivo 650 – 700 Kg. ed oltre.
Si tratta di un bovino di taglia media, con un peso vivo di circa 600-650 kg. per i maschi e 450-450 per le femmine, caratterizzato da un mantello pezzato rosso con varie sfumature di colore, che vanno dal rosso mogano al rosso chiaro. La testa, la regione addominale, la parte distale degli arti e la coda sono bianche, le mucose apparenti sono rosee. Gli occhi sono grandi e vivaci. Gli arti brevi e robusti, dotati di unghioni di colore chiaro e resistenti sono particolarmente adatti alla deambulazione sui suoli duri e scoscesi dei terreni di collina e di montagna. Le spalle sono larghe e aderenti al tronco; le cosce sono muscolose e sviluppate soprattutto nei capi selezionati per la produzione di carne.
RESA CASEARIA DI ASSOLUTO VALORE
Con oltre il 3,43% di proteine ed oltre il 3,94% di grasso la PEZZATA ROSSA ITALIANA dimostra le sue eccezionali attitudini casearie. Alta è pure la frequenza del genotipo B delle K caseine e delle beta-lattoglobuline che consente una migliore resa alla caseificazione.
LA PRODUZIONE DI CARNE
Ciò che differenzia la PEZZATA ROSSA ITALIANA rispetto alle altre razze da latte è la produzione di CARNE che consente un ulteriore guadagno all’ allevatore e ciò avviene, con maggiore veemenza, in quelle zone alpine ed appenniniche ove fare zootecnia è più difficile, ma dove, spesso, l’allevamento del bestiame, risulta essere l’unica attività economica che consenta un reddito dignitoso.
LA RUSTICITA’
La Pezzata Rossa Italiana è dotata di grande rusticità e adattabilità per svariati motivi:
- Si è originata in un ambiente severo quale quello delle Alpi Svizzere sua culla d’origine; attualmente buona parte delle Pezzate Rosse Europee sono allevate nei difficili ambienti di montagna;
- Poter scegliere riproduttori provenienti da paesi diversi e, soprattutto, di linee di sangue molto lontane fra loro, preserva la razza dalla debolezza tipica delle popolazioni in forte consanguineità;
- La curva di lattazione è tendenzialmente priva di alti picchi nel primo periodo dopo il parto che è compensato con una lunga persistenza produttiva. Ciò consente di poter alimentare gli animali in maniera semplice senza che la fertilità abbia a risentirne;
- Una buona copertura adiposa, una rilevante muscolosità ed un meccanismo fisiologico di mobilitazione lenta delle riserve corporee permette di avere una quota di energia supplementare da utilizzare quando l’alimentazione non riesce a sopperire alle esigenze nutritive.
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